"Storia e cultura della Scandinavia" presenta un ritratto del mondo scandinavo come una grande regione culturale prima che geografica. Opera unica nel suo genere, risultato di lunghi anni di ricerche, il testo attraversa la storia della regione e dei popoli, le loro espressioni sociali e religiose, gli sviluppi politici ed economici seguendo il reale percorso che, al di là di preconcetti e stereotipi, ha accompagnato la formazione dei moderni Stati nordici. I quali, pur presentando le caratteristiche di quella che è solitamente intesa come comunità scandinava, hanno avuto una storia propria, che non solo ne ha definito i tratti distintivi, ma nel corso dei secoli ha dato luogo a guerre, rivalità e rappresaglie. E tuttavia questo lavoro mostra al contempo come si sia giunti all'attuale clima di cooperazione e alla considerazione di cui essi godono come modelli di democrazia, senza dimenticare di sottolineare il contributo che possono portare all'attuale mondo globalizzato. Il volume, arricchito da illustrazioni, affianca alla trattazione storica, momenti di approfondimento culturale, così come citazioni di testi originali che offrono un approccio diretto a diversi e significativi stadi nello sviluppo di Paesi che la geografia ha relegato all'estremo Nord, ma che da sempre sono interlocutori e protagonisti di primo piano nello scenario della vecchia Europa.
La serie di eventi the segna l'inizio della Seconda Guerra Mondiale ha lasciato il mondo intero frastornato: in questo clima di incertezza, un ristretto gruppo di persone si trova a fronteggiare scelte decisive, da cui può dipendere il successo o la sconfitta, lan Kershaw ripercorre la serie di decisioni fatali prese tra il maggio 1940 - quando la Gran Bretagna decide di continuare a combattere invece di arrendersi - e l'autunno del 1941 - quando Hitler appoggia la "Soluzione Finale" della Questione Ebraica. A Londra, Tokyo, Roma, Mosca, Berlino e Washington, politici e generali devono affrontare la crisi che sta per consumarsi contando su poche informazioni e gravi problemi logistici, economici e militari. Questo libro racconta i retroscena di quelle scelte, entrando nelle stanze del potere al cospetto dei leader di allora: la risposta combattiva di Churchill alla campagna francese, l'ordine di Hitler di invadere l'Unione Sovietica mentre Stalin presta il fianco all'Operazione Barbarossa, la politica degli aiuti militari portata avanti da Roosevelt, la scelta del comando giapponese di attaccare gli Stati Uniti pur prevedendone le nefaste conseguenze. Decisioni che hanno segnato le vite di milioni di persone e cambiato irrimediabilmente il futuro del mondo.
Per sei mesi, tra il giugno e il dicembre 1943, Steinbeck fu inviato di guerra per il “New York Herald Tribune”, raccontando la situazione italiana alla stampa americana: un punto di vista inedito sulla storia del nostro paese, che rivela nell’acutezza di un grande narratore tutte le sue contraddizioni. Dallo sbarco alleato alla prima fase di risalita della penisola, da Salerno a Ventotene, un mosaico di descrizioni acutissime e piene di ironia: l’accoglienza tributata dagli italiani agli alleati, i gerarchi fascisti che tentano di cambiare bandiera, la caduta di Mussolini, i bambini che chiedono ai soldati chewing gum e cioccolato.
Un reportage dal fronte pieno di umanità, che racconta sotto una nuova luce lo sbarco alleato e la liberazione dell’Italia.